Il Natale nelle Marche è molto più di una festività: è un momento di celebrazione, memoria e condivisione. Tra presepi artigianali, canti di novena e tavole imbandite, questa regione conserva con orgoglio usanze che si tramandano di generazione in generazione. E quando si parla di dolci natalizi marchigiani, non si possono non menzionare i cavallucci, piccoli tesori di gusto e tradizione.
Un Natale di tradizioni e comunità
Nelle Marche, il periodo natalizio inizia ufficialmente l’8 dicembre con la Festa dell’Immacolata Concezione, giorno in cui si addobbano gli alberi (l’albero di Natale è arrivato nelle Marche solo dopo la Seconda Guerra Mondiale) e si preparano i presepi, spesso arricchiti da statuine fatte a mano, tramandate come piccoli cimeli di famiglia. Ma il vero cuore pulsante del Natale marchigiano è la comunità.
I canti di novena, intonati nei giorni che precedono il 25 dicembre, risuonano per le strade e nelle chiese, creando un’atmosfera intima e suggestiva. La Vigilia è un momento di raccoglimento, con cene a base di piatti di magro e la tradizionale Messa di Mezzanotte, che segna l’inizio ufficiale dei festeggiamenti natalizi.
E poi, naturalmente, c’è il cibo. Dalle paste fatte in casa ai dolci tipici, ogni pietanza è un tributo alle radici contadine e alla convivialità. Tra queste prelibatezze, spiccano i cavallucci, dolcetti che racchiudono il sapore autentico delle Marche.
Cavallucci: un dolce che racconta storie di famiglia
I cavallucci non sono solo dolci natalizi: sono un simbolo di tradizione e amore. La loro origine affonda nelle cucine contadine, dove venivano preparati con ingredienti semplici e genuini. La loro forma, che richiama quella di un ferro di cavallo o del dorso di un cavallo, simboleggia fortuna e prosperità, valori essenziali per le famiglie di un tempo.
La preparazione dei cavallucci è molto più di un momento culinario: è un rituale familiare. Nonne, madri e figli si riuniscono attorno al tavolo, condividendo storie, ricordi e piccoli segreti per ottenere il risultato perfetto.
Per gli italo-discendenti sparsi nel mondo, riscoprire i cavallucci è un modo per ritrovare le proprie radici e portare un pezzo di Marche sulle proprie tavole natalizie. Ogni morso diventa un viaggio nella memoria, un legame con la terra d’origine e con le tradizioni tramandate di generazione in generazione.
Ingredienti e segreti della ricetta
I cavallucci nascono in origine come dolci tipici delle festività natalizie nelle zone di Apiro e Cingoli, e oggi sono diffusi in gran parte della regione. Pur con leggere variazioni da famiglia a famiglia, gli ingredienti principali restano invariati:
Per il ripieno:
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Frutta secca (noci, mandorle e nocciole)
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Uvetta ammollata
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Mosto cotto (sapa)
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Cacao in polvere
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Scorza d’arancia e limone
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Liquore al caffè o mistrà per un tocco aromatico
Per l’impasto:
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Farina
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Vino bianco
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Zucchero
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Olio di semi
L’impasto viene lavorato fino a diventare liscio e morbido, poi steso per racchiudere il ripieno profumato. Dopo la cottura, possono essere spennellati con alchermes o mosto cotto per aggiungere un tocco di colore e sapore.