Sabato 18 gennaio 2025, la Biblioteca Planettiana di Jesi ha ospitato l’evento “Cercando le Radici: Alla scoperta dei nostri antenati”, organizzato nell’ambito del progetto Italea Marche. L’iniziativa ha visto una numerosa partecipazione di appassionati di genealogia e cittadini interessati a riscoprire le proprie origini.
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali di Luca Brecciaroli, Assessore alla Cultura, Eventi, Gemellaggi e Memoria Storica del Comune di Jesi. Durante il suo intervento, l’Assessore ha ribadito l’importanza di progetti come quello di Italea per valorizzare il turismo delle radici e il ruolo cruciale della memoria storica, sottolineando come Jesi sia uno dei pochi Comuni italiani con un Assessorato dedicato alla memoria storica.
Arianna Censori, genealogista di Italea Marche, ha poi introdotto il tema dell’emigrazione marchigiana e il fenomeno sempre più diffuso dei viaggiatori delle radici. Ha inoltre presentato la ricca dotazione archivistica del Comune di Jesi, tra cui l’Archivio Storico Comunale, l’Archivio Spontini e la stessa Biblioteca Planettiana, evidenziando il loro valore per la ricerca genealogica.
Il momento centrale dell’evento è stato il seminario di Matteo Borelli, che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico con la sua energia e competenza. Borelli ha spiegato il significato della genealogia, l’importanza di riscoprire le proprie origini e i principali strumenti per iniziare una ricerca familiare, come gli alberi genealogici, le risorse online e gli archivi storici. Durante il suo intervento, ha condiviso esperienze personali e storie di famiglie italiane emigrante, menzionando figure celebri come Nancy Pelosi e Russell Crowe, discendenti di italiani.
La giornata si è conclusa con un momento emozionante: la visione di una pergamena del 1308, una bolla papale di Papa Clemente V, custodita presso la Biblioteca Planettiana. Questo documento, emesso durante il periodo della cattività avignonese, rappresenta un pezzo unico di storia. Nella bolla, Papa Clemente V, su ordine di Filippo IV di Francia, detto il Bello, ordinava ai vescovi di Jesi e Fano di sequestrare i beni dell’Ordine dei Templari e di avviare un’inchiesta su di loro con accuse di idolatria, sodomia e altri crimini.
L’evento “Cercando le Radici” ha dimostrato quanto la genealogia possa essere una porta verso la scoperta di storie curiose e significative, capaci di arricchire la nostra identità e il nostro legame con il territorio. Un ringraziamento speciale va al Comune di Jesi, alla Biblioteca Planettiana, a Matteo Borelli, alla Fondazione Marche Cultura e a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito al successo dell’iniziativa.