Siamo entusiasti di condividere un’iniziativa che celebra il patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo delle Marche e l’importanza di alimentare e mantenere salde le radici territoriali, tra le nuove generazioni.
Fino al 10 agosto un gruppo speciale è in visita in regione, in un viaggio alla scoperta delle proprie origini familiari: dodici giovani, tra i 18 e i 30 anni, provenienti dall’Argentina e dal Canada, discendenti di emigrati marchigiani, stanno partecipando all’edizione 2024 dell’ EDUCATIONAL TOUR: un progetto di scuola estiva previsto dal Piano annuale emigrazione della Regione Marche, promosso dal Consiglio regionale delle Marche e dall’Associazione Marchigiani nel Mondo, con l’obiettivo di riconnettere i giovani con la terra dei loro antenati.
I 7 canadesi e i 5 argentini arrivati nelle Marche il 28 luglio, sono ospiti al Campus “L’Infinito” di Recanati, dove seguono un corso di lingua italiana, alternando lezioni a tour, visite aziendali ed altre esperienze autentiche ed entusiasmanti.
Durante la permanenza i ragazzi hanno l’opportunità di esplorare le bellezze del territorio marchigiano, scoprendo non solo le radici familiari, ma anche le tradizioni, la storia e la cultura di una regione che ha tanto da offrire, attraverso meraviglie paesaggistiche, architettoniche ed eccellenza produttive.
Ad accogliere con affetto i giovani ospiti, sotto la guida di Anna Poeti, Direttrice della Scuola di Italiano Dante Alighieri di Recanati, anche esponenti istituzionali della politica regionale: Franco Nicoletti, Presidente del Consiglio dei Marchigiani all’Estero; Marina Marozzi, Consigliera del Comitato Esecutivo; Frida Paolella, Responsabile dei Marchigiani nel Mondo.
Noi di Italea Marche li abbiamo incontrati il 7 agosto al Museo dell’Emigrazione Marchigiana. Guidati da Luigi Petruzzellis, Responsabile della Rete Museale di Recanati, abbiamo ripercorso insieme a loro le tappe fondamentali del “viaggio della vita”, emozionandoci tra le storie di chi è partito in cerca di un nuovo futuro e la ricerca dei parenti emigrati a cavallo tra i due secoli scorsi.
In compagnia del gruppo folkloristico “Li Matti de Montecò”, testimoni di canti e balli popolari, i ragazzi hanno poi danzato ed imparato qualche nota e parola (categoricamente in dialetto) di canzoni della tradizione marchigiana, in un piacevole laboratorio interattivo.
Questo scambio culturale ha permesso di creare un ponte tra il passato e il presente, rafforzando il rapporto tra generazioni e promuovendo un senso di appartenenza e identità.
Questo progetto continua a dimostrare il suo valore nel tessere relazioni durature tra la regione Marche e le comunità di marchigiani nel mondo. In esperienze come queste, le Marche non sono rappresentano una destinazione turistica da scoprire, ma diventano una parte viva e vibrante della storia personale di ognuno di questi giovani.
Tali occasioni rappresentano un modello virtuoso di come la riscoperta delle radici possa arricchire e rafforzare l’identità culturale di ciascuno, creando un futuro in cui le tradizioni e i valori del passato continuano a vivere attraverso le generazioni.